Dopo l'annuncio di Sangiovanni di fermare il tour, qualche giorno dopo la partecipazione al Festival di Sanremo, anche Mr Rain, fa sapere di voler prendere una pausa, dopo la promozione e live del suo ultimo album "Pianeta di Miller".
E' chiaro che il mondo della musica italiana sta attraversando una fase di riflessione.
I motivi sono già ben noti, chi ricorda il post-denuncia di Ghemon in cui affermava «Abbiamo bisogno di un altro Tenco, non del suo tragico finale»: si tratta di una chiamata d'allarme per un settore che sembra privilegiare la forma sulla sostanza.
Il dilagare dei singoli nel "venerdì nero" è diventato insostenibile, con brani che sembrano essere prodotti in serie, privi di autenticità e contenuto.
Un fenomeno paragonabile alla monotonia dei coreografi che producono danze ogni settimana, con quale creatività artistica, se poi son tutte uguali?
La musica degli ultimi anni sembra destinata a scomparire nel vuoto dell'oblio, senza lasciare un'impronta duratura nella cultura popolare.
Riflettendo sul passato, come cantava RAF “Cosa resterà di questi anni ‘80”, be caro Raffaele… tanta musica è rimasta, tramandata e fissata nella memoria collettiva, e pensa un po’ la stanno anche rimpastando, con tutte le tecnologie possibili e immaginabili, Intelligenza Artificiale compresa. Ma per carità che oscenità!
La produzione frenetica di testi e brani musicali, spesso privi di profondità e significato, sembra un trend destinato a essere superato dalla stessa tecnologia che lo alimenta. Si paventa un futuro in cui l'Intelligenza Artificiale sarà responsabile della creazione e distribuzione della musica, sostituendo gli artisti umani con ologrammi e tour virtuali, ahimè non è proprio futuro, ma ci siamo già dentro!
Le parole di Albert Einstein risuonano con una verità inquietante in questo contesto:“Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti”
Tuttavia, c'è ancora speranza per gli artisti come Mr Rain e Sangiovanni. Ritirarsi temporaneamente dalle scene potrebbe essere un atto di ribellione contro un sistema che privilegia la quantità sulla qualità. Riscoprire la propria identità e autenticità potrebbe essere la chiave per creare un impatto duraturo nella storia della musica italiana.
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